The Walking Dead n° 37 – Un nuovo inizio
Bentornati al nostro appuntamento mensile tanto amato dai nostri lettori: la recensione del nuovo volumetto di The Walking Dead, che torna in edicola ed è pronto a regalare nuove storie ai fan di tutta Italia.
Siamo ormai oltre la linea della Guerra Totale, quella che è stata la più strana pagina di tutti i conflitti del fumetto, con la vittoria di Rick su Negan e con il successivo ristabilirsi delle cose ad Alexandria e nel Regno. Rick è ormai una celebrità da queste parti e, grazie all’aiuto di tutta la comunità, sembra ormai aver lasciato alle spalle la sua vecchia vita da guerrafondaio e protettore armato fino ai denti.
Le prime pagine accolgono il lettore in un’atmosfera di ripristino delle attività: Jesus e il suo gruppo stanno allontanando un’orda così come è avvenuto nella prima puntata della sesta stagione andata in onda su Fox poche settimane fa; nel frattempo ci rendiamo conto di quanto il nostro protagonista sia invecchiato e debole, ma con uno spirito nuovo e ottimista. L’uomo che ha digrignato i denti più e più volte sembra adesso una persona più decisa, ma soprattutto più attenta alla costruzione di un nuovo punto di partenza.
Ciò che vediamo nelle pagine di questo volume è qualcosa di già visto durante gli episodi televisivi in cui Rick era diventato un amabile fattore che raccoglieva verdurine e allevava maiali nel giardino della prigione di stato.
Inoltre, un nuovo gruppo capitanato da una giovane ragazza di nome Magna raggiunge la comunità e viene accolto con i soliti sospetti del caso. Nel frattempo, qualcuno si cela nei seminterrati di Alexandria…ma senza spoiler!
“Un nuovo inizio” sembra gettare davvero nuova luce su una storia che stava rischiando di essere noiosa e ripetitiva, senza parlare delle dinamiche di azione che non davano assolutamente niente né ai personaggi, né alla struttura diegetica in sé. Questa nuova vicenda ci consente di analizzare un fenomeno abbastanza interessante: l’attenzione che l’autore dona a un progetto che ormai ha avuto un grande successo sia antologico (parliamo di generale) che televisivo (e qui è un fenomeno piuttosto particolare).
Finora sembrava che il gruppo di Kirkman non desse il giusto compito allo spettatore, limitandosi così a raccontare le storie che aveva bisogno di far uscire dalla propria sala riunioni. Adesso, invece, avvertiamo un cambio di marcia con la relativa dichiarazione dell’autore con cui vi lascio:
“Avevamo pianificato che Guerra Totale durasse un po’. E’ grandioso aver finalmente concluso quel ciclo. Si è trattato sicuramente di un tipo di storia differente, che ha sancito l’evoluzione della serie. Penso che ora sia chiaro il fatto che il personaggio principale di The Walking Dead sia il mondo: prima com’è stato demolito e ora come procede la fase di ricostruzione. Non potrei essere più entusiasta di avere la possibilità di proseguire una narrazione tanto lunga. La serie continua a cambiare, diventa sempre più strana e i personaggi sono completamente diversi rispetto all’inizio, perciò è davvero gratificante sapere che il pubblico continui a seguirci e che apprezzi ciò che stiamo facendo. Spero che la gente continuerà a divertirsi.”
Lo speriamo anche noi!