SEXTANTIO Le grotte della Civita, un hotel diffuso unico nei Sassi di Matera
Foto di copertina di SEXTANTIO
Erano diversi anni che volevamo soggiornare al SEXTANTIO Le grotte della Civita, situato all’interno dei Sassi di Matera. Per un motivo o per un altro, però, abbiamo dovuto sempre rimandare (complici anche gli anni di pandemia e le relative chiusure più o meno forzate).
Quest’anno, finalmente, è stata la volta buona e siamo riusciti a soggiornarvi nel periodo che ritenevamo il migliore: dicembre, sotto Natale, quando tutta la città sembra un presepe.
La nostra opinione in breve
Premetto che avevamo già alloggiato l’anno scorso al gemello SEXTANTIO di Santo Stefano di Sessanio, e abbiamo parlato della nostra magica esperienza in questo articolo. Ci era piaciuto da impazzire, ne abbiamo parlato a lungo con amici e parenti e ogni tanto ci piace ancora ricordarne i particolari e rievocare l’esperienza.
Perciò volevamo fortemente “testare” anche Le grotte della Civita, per vivere un’esperienza simile seppur nuova.
Questo per dire che sapevamo bene cosa ci aspettasse: estrema cura dei dettagli, attenzione per l’ospite, profumo di candele e location da sogno. E non siamo rimasti delusi: ci è piaciuta tantissimo anche questa realtà, seppur il nostro cuore rimane in Abruzzo.
Le camere
Le camere sono tutte bellissime perché ricavate all’interno delle grotte. Avevamo prenotato una grotta classic (la base per intenderci) ma ci è stato fatto un upgrade gratuito ad una grotta superior (ancora grazie!). La camera/grotta è dotata di vasca da bagno collocata accanto al letto matrimoniale. Un portone ricavato da legni secolari segna il confine con la zona bagno caratterizzata da una deliziosa finestrella di fronte al lavandino.
Il tutto con una serie di candele dislocate nella stanza ad illuminare dolcemente le antiche pareti.
Ad accoglierci frutta fresca e acqua in brocca.
La colazione
Siamo stati accolti da una signora super simpatica e cordiale che ci ha illustrato le appetitose pietanze disposte a buffet sui tavolacci di legno.
Dal dolce al salato, l’attenzione agli ingredienti è sempre presente. Una menzione particolare va fatta senza dubbio alle numerose torte artigianali (strudel di mele e crostate di marmellata spettacolari!).
Per me è la colazione perfetta: varia ma non esagerata, di qualità, ben pensata.
Ne vale la pena?
Assolutamente! Come il suo gemello abruzzese è un tipo di hotel che non è adatto a tutti: la grotta in cui abbiamo alloggiato era senza finestra, il bagno aveva una porta con molte fessure che non garantiva un’assoluta privacy, la doccia non era presente ma solo la vasca. Ci vuole quindi un piccolissimo spirito di adattamento ma non dimentichiamoci che si tratta comunque di un hotel di lusso che compensa benissimo queste “carenze”.
Per noi si riconferma una vera chicca.
Abbiamo forse preferito un po’ di più l’hotel di Santo Stefano anche per quanto riguarda la presenza del Cantinone (leggi qui l’articolo), ma forse, se avessimo invertito i soggiorni, avremmo pensato il contrario causa effetto sorpresa. Chissà.
Ad ogni modo, splendido!