Pensare l’infosfera di Luciano Floridi: possiamo curare la nostra ansia da connessione con la filosofia?

La bellezza, sosteneva Platone, è mescolare in giuste proporzioni il finito e l’infinito.

Ma in una mole infinita di dati e conoscenza a nostra continua disposizione, quale può essere la giusta proporzione per la ricerca della bellezza?

In Pensare l’infosfera, Luciano Floridi si interroga sulla forza della filosofia ai nostri giorni di riuscire ancora a porre le domande giuste.

La filosofia è, per Floridi, un terreno preparatorio per il design di risposte soddisfacenti, utili a definire l’umanità.

Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di ridefinire il nostro stato di umani rispetto all’utilizzo delle macchine e della interconnessione che ci viene data dalla rete globale.

L’evoluzione dell’uomo non può non passare per il suo pensiero: la filosofia è necessaria per definire i termini e le misure per l’onlife, ovvero la vita ibrida tra attività online e offline.

È quindi necessario riavviare il computer per permettere alle nostre vite di ripulire la cache dal rumore esistenziale?

Floridi “utilizza” il pensiero dei grandi pensatori per analizzare l’apporto della filosofia rispetto ai grandi cambiamenti della storia dell’uomo.

Nella rivoluzione 4.0 è necessario ripensare alla struttura dei rapporti uomo-macchina come all’infosfera, una caratteristica nuova rispetto allo sviluppo dell’umanità ma che si può arrivare a spiegare grazie alla filosofia.

Oggi viviamo tutti onlife. Non ci si sconnette più. Guidiamo auto che si guidano da sole. Parliamo a robot che compiono azioni al posto nostro. Non vuol dire che siamo solo digitali, siamo piuttosto come mangrovie in quel territorio incerto e ancora non ben definibile in cui il fiume incontra il mare.

Luciano Floridi, Pensare l’infosfera

Pensare l’infosfera è un libro che permette di affrontare un viaggio verso un livello più alto della consapevolezza del nostro essere digitali e connessi.

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