Due Libri di Neri Pozza per Natale: Un Viaggio tra Memorie Inquiete e Riscatti Corali

#Gifted Questo prodotto ci è stato inviato da Neri Pozza per una recensione imparziale.

Ci sono libri che sembrano fatti apposta per essere donati. Non perché siano semplicemente belli, ma perché contengono qualcosa di più: un messaggio, una riflessione, un frammento di umanità che può risuonare profondamente in chi li legge. Quest’anno, due opere pubblicate da Neri Pozza, Donnole in soffitta di Hiroko Oyamada e Le ragazze di Urania Cottage di Stacey Halls, emergono come gemme letterarie capaci di parlare alle corde più intime dell’anima. Sono due romanzi diversi per stile, ambientazione e contesto, ma accomunati da un’attenzione particolare per ciò che è fragile, nascosto, eppure potentemente umano.

Donnole in soffitta di Hiroko Oyamada

Leggere Donnole in soffitta è come aprire una finestra su un paesaggio che muta costantemente, dove il familiare si intreccia con l’inquietante, e ogni dettaglio sembra carico di un significato che sfugge. Hiroko Oyamada, autrice giapponese dal tocco raffinato e surreale, ci conduce attraverso una narrazione che si dipana in tre cene apparentemente ordinarie, ma cariche di tensioni sottili e interrogativi sommersi.

C’è una cena nel retro di un negozio di animali, dove si parla di gamberetti essiccati e pesci tropicali, ma le parole si spezzano, lasciando emergere i silenzi. Poi, una seconda cena in una casa isolata tra le montagne, dove la discussione su una soffitta infestata da donnole si mescola a un senso di isolamento crescente. Infine, una terza cena, nel cuore di una bufera di neve, dove i dialoghi si sfaldano in incubi acquatici e paure primordiali.

Il romanzo non offre risposte, ma invita a osservare le pieghe della vita con un’attenzione nuova, come se ogni gesto quotidiano nascondesse un universo di implicazioni. Con la sua scrittura precisa e ipnotica, Oyamada affronta temi come la fertilità, la paternità e le relazioni di coppia, scardinando le certezze e immergendo il lettore in una vasca colma di simboli e immagini che affiorano e svaniscono, proprio come i pesci tropicali che nuotano nei sogni della storia.

Ogni pagina è un’esperienza sensoriale, un invito a scendere nelle profondità di ciò che ci definisce e ci lega agli altri, nella vita e nei ricordi.


Le ragazze di Urania Cottage di Stacey Halls

In un angolo dell’Inghilterra vittoriana, tra le colline che sembrano uscite da un romanzo di Dickens, si erge Urania Cottage, un rifugio per donne che la società ha dimenticato. Stacey Halls ci guida attraverso le vite di queste ragazze, costrette a confrontarsi con un passato fatto di errori e marginalità. È qui che trovano un luogo che promette loro una seconda possibilità, ma non senza un prezzo da pagare.

La storia si snoda tra due mondi. Da un lato c’è Angela Burdett-Coutts, filantropa tormentata dai fantasmi di un uomo che l’ha perseguitata per anni. Dall’altro, ci sono le ragazze del cottage, con i loro sogni di redenzione e i segreti che portano con sé, come ferite che non si rimarginano. Tra loro, Martha, appena arrivata, osserva il rifugio con un misto di diffidenza e speranza, come se persino la generosità che lo sostiene potesse rivelarsi illusoria.

Halls dipinge un affresco sociale intenso e coinvolgente, dove ogni personaggio è tratteggiato con una sensibilità che lo rende vivo, reale. Le atmosfere dell’epoca, rese con straordinaria fedeltà, si intrecciano con una narrazione che celebra la forza corale delle donne, il loro coraggio nel ricominciare, nel riscrivere il proprio destino nonostante tutto.

Leggere Le ragazze di Urania Cottage significa immergersi in una storia che risuona di speranza e lotta, un inno alla resilienza e alla capacità di trovare luce anche nei momenti più bui.


Un Regalo per il Cuore e la Mente

Regalare un libro è sempre un gesto che parla di connessione. Donnole in soffitta e Le ragazze di Urania Cottage non sono semplicemente due storie: sono finestre aperte su mondi che, pur distanti, toccano temi universali. Il primo cattura con il suo sguardo surreale, svelando le complessità delle relazioni e delle aspettative nella società contemporanea. Il secondo commuove con la sua celebrazione delle seconde possibilità, della solidarietà e della forza delle donne.

Entrambi i romanzi sono più che doni: sono esperienze che si vivono pagina dopo pagina, perfetti per chi cerca nella lettura qualcosa che possa accompagnarlo oltre le festività. Natale è il momento per ricordare che ogni storia può essere una nuova occasione di incontro, di riflessione, di cambiamento. Con queste due opere, regalate il piacere di perdersi e ritrovarsi tra le righe.