Broken Sword: Shadow of the Templars – Remastered per PS5: Il Ritorno di George Stobbart, l’Indiana Jones con meno muscoli e più sarcasmo

Ah, Broken Sword. Chi se lo ricorda? Se siete cresciuti negli anni ’90 o siete degli appassionati di avventure grafiche, probabilmente lo avrete già amato. O magari lo avete giocato da bambini e non ci avete capito niente perché, ammettiamolo, quei puzzle erano a volte più contorti dei pensieri di un filosofo dopo due bicchieri di vino rosso. Ma adesso è tornato, rimasterizzato per la PlayStation 5, con un look più fresco, più lucido, e lo stesso carico di mistero, umorismo e templari (perché diciamocelo, i templari sono sempre coinvolti).

In questa recensione andremo a scoprire se Broken Sword: Shadow of the Templars – Remastered è un’operazione nostalgia ben fatta o se si è perso nella nebbia del tempo. Spoiler: c’è George Stobbart che ancora combatte il crimine con il potere del sarcasmo, quindi siamo già sulla buona strada.

George Stobbart: L’Anti-Eroe Perfetto

Il nostro protagonista, George Stobbart, è la versione light di Indiana Jones. Anziché essere armato di frusta e cappello, George ha con sé solo un giubbotto casual e un senso dell’umorismo pungente. Non cerca reliquie mistiche perché vuole arricchirsi o diventare famoso; ci si imbatte accidentalmente mentre cerca solo di fare il turista a Parigi. In pratica, è l’eroe riluttante che tutti possiamo amare: non vuole davvero essere coinvolto, ma una volta che lo è, ci mette tutto sé stesso. Un po’ come quando proviamo a smontare un mobile Ikea.

In questa remastered per PS5, George è più nitido che mai. I suoi lineamenti sono stati ripuliti, ma per fortuna, non troppo. Non vogliamo mica un George alla Chris Hemsworth! No, ci piace il suo look da “ragazzo qualunque”, perfetto per farci credere che, con un po’ di fortuna (e di caffeina), potremmo essere anche noi eroi di una cospirazione templare.

La Trama: Templari, Cospirazioni e Croissant

Se non avete mai giocato a Broken Sword, preparatevi a una trama che potrebbe fare invidia a Dan Brown. Inizia tutto con un’esplosione in un caffè parigino, dove George, innocente turista, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. La parola “vacanza” smette di avere senso quando decide di indagare su ciò che è successo. Da lì, parte un’avventura che lo porterà in giro per l’Europa, sulle tracce di un’antica cospirazione legata ai Cavalieri Templari.

La cosa bella è che Broken Sword riesce a mescolare sapientemente mistero, storia e quel tocco di assurdo che solo le avventure grafiche riescono a dare. Ogni personaggio che incontri sembra uscito da un libro giallo: dai clown assassini (sì, hai letto bene) agli aristocratici che sembrano usciti da una serie TV inglese.

Puzzle: Preparati a Sfondare la Testa… e il Divano

I puzzle di Broken Sword sono leggendari. E con “leggendari” intendo che alcuni di essi ti faranno venir voglia di lanciare il controller dalla finestra. Fortunatamente, la versione remastered per PS5 offre qualche piccolo aiuto, ma non aspettarti una passeggiata nel parco. Se in passato hai risolto il famigerato puzzle della capra, congratulazioni: hai superato un rito di passaggio nel mondo delle avventure grafiche.

Tuttavia, se sei un novellino, armati di pazienza. Gli enigmi non sono mai troppo astratti, ma richiedono un po’ di ragionamento laterale. Pensate come George: “Cosa farebbe un americano confuso in Europa?” E voilà, la risposta arriva! E se non arriva, be’, c’è sempre internet per una guida, no?

Grafica e Sonoro: Un Tocco di Freschezza Senza Perdere il Fascino Retro

La grafica della remastered è stata migliorata senza snaturare l’essenza originale del gioco. Ci sono più dettagli, colori più vividi, e i personaggi sembrano meno pixelosi rispetto alla versione del 1996. Ma, miracolosamente, non si perde quel feeling nostalgico. È come se avessero dato una rinfrescata al look senza far sembrare il gioco troppo moderno. È un po’ come vedere un vecchio amico che ha cambiato taglio di capelli: è diverso, ma è sempre lui.

E poi c’è la colonna sonora. Ah, che gioia! Musiche orchestrali, restaurate e rinnovate per l’occasione, accompagnano perfettamente l’avventura. Sono epiche quando serve, ma sanno anche prendersi delle pause per lasciarti concentrato sui puzzle. E i dialoghi? George e Nico (la giornalista francese che affianca George) sono stati rimasterizzati per una qualità sonora più pulita, e le loro battute sarcastiche ti strappano ancora un sorriso, proprio come negli anni ’90.

Le Novità della Versione PS5: Il DualSense Non Delude

Ora, parliamo di ciò che rende speciale questa versione su PS5. Primo tra tutti, il controller DualSense. Il feedback aptico viene utilizzato in modo intelligente: quando George corre, cammina o interagisce con diversi oggetti, senti leggere vibrazioni che variano a seconda dell’azione. Inoltre, i trigger adattivi si attivano in alcune situazioni, come quando George cerca di forzare una porta o usa un oggetto.

Questi dettagli aggiungono un tocco di immersione che non c’era nelle versioni precedenti. Non è rivoluzionario, ma fa la differenza, specialmente in un genere come il punta e clicca, dove ogni piccolo dettaglio può aiutare a farti sentire più coinvolto nell’avventura.

Longevità: Una Maratona di Puzzle e Misteri

Se decidi di affrontare Broken Sword: Shadow of the Templars – Remastered per la prima volta, preparati a una bella avventura. La durata dipende molto da quanto tempo impiegherai a risolvere i puzzle. La trama ti terrà incollato per una buona decina di ore, e nonostante qualche puzzle più complicato, la narrazione è così ben scritta che sarai sempre motivato a proseguire.

Per i fan di vecchia data, il valore aggiunto è principalmente nei miglioramenti grafici e nell’esperienza fluida su PS5. Vale la pena rigiocarlo? Decisamente sì, anche solo per riscoprire i dettagli che forse ti erano sfuggiti anni fa o per il puro gusto di rivivere un classico.

Conclusione: Un Viaggio Indimenticabile nel Passato

Broken Sword: Shadow of the Templars – Remastered su PS5 è una lettera d’amore ai fan delle avventure grafiche. La trama avvincente, i personaggi memorabili e i puzzle impegnativi lo rendono un titolo che merita di essere giocato, o rigiocato, da chiunque ami il genere. E anche se magari i nuovi giocatori potrebbero trovare il ritmo un po’ più lento rispetto agli standard moderni, la qualità della narrazione e l’ironia di George li conquisterà.

Se stai cercando un’avventura intelligente, ironica e un po’ retrò, questo è il gioco che fa per te.